Si è aperta ieri la settantaquattresima Mostra del Cinema di Venezia, su cui mi sono informata ancora poco. L’unica cosa che so è che per questa edizione ci sarà una novità davvero originale: non una madrina ma un padrino a presiedere la manifestazione, vale a dire l’attore Alessandro Borghi. Si lo ammetto, questa informazione ce l’ho perché il gran bel tipo faceva bella mostra di sé sulla copertina di una rivista che leggo sempre e quindi l’articolo me lo sono spulciato ben bene.
Comunque colgo l’occasione della Mosta del Cinema (e non del suo padrino) per ritornare alle 2 volte in cui sono stata a Venezia nella mia vita.
La prima è praticamente un ricordo vago di una gita con la mai famiglia (con tanto di zii e cugino del cuore) di cui più che altro restano foto anni ’90 e aneddoti familiari tramandati negli anni.
La volta più recente è stata invece un paio d’anni fa, in occasione della Biennale (si , sono passati 2 anni perché adesso è in corso la nuova edizione), con 3 mie colleghe e amiche di master.
Era per me la prima volta che partecipavo a questa manifestazione e devo dire che , nonostante i miei studi di storia dell’arte, l’arte contemporanea resta sempre un po’ ostica. Ci sono state opere che mi hanno particolarmente colpita e momenti in cui non si sa come mi sono ritrovata a fare da guida ed illustrare un’opera ad un gruppetto di visitatori, ma per la maggior parte del tempo devo aver avuto una faccia alquanto interrogativa dimostrando a me stessa di essere comunque legata al figurativo (e forse un po’ limitata, lo ammetto).
Però la città non poteva che entusiasmarmi! Ho scattato foto di tramonti fra le più belle che abbia mai scattato (e i tramonti sono fra i miei soggetti preferiti). Ho passeggiato in Piazza San Marco e mi sono persa fra i Sestieri ed i canali. Ho ammirato i ponti e le calli, i campi e i campielli. Ho visto le gondole scivolare leggere sui canali e mi sono stupita uscendo dalla stazione e ritrovandomi già in laguna. Ho mangiato bene ed alloggiato fra i vicoli in un posto caratteristico dove la regola era sapersi adattare (lo ammetto l’unica volta in cui non sono stata tanto brava con booking…fino ad ora). Sono stata a Rialto e d al Ponte dei sospiri e sono riuscita ad incontrare una mia amica pugliese anche lei in “gita” a Venezia. Sono entrata in tante chiese ed ho visto le Scuole. Per i musei…dovrò fare un’altra capatina…

Il Ponte dei Sospiri
(Continua la campagna solo foto recenti. Queste le ho scattate io a novembre del 2015. Quelle mie in pantaloni a righe e caschetto alla Raffaella Carrà a 8/9 anni ve le evito, non tanto per me, quanto per tutelare mio cugino, il suo riccio cotonato dell’epoca e la sua reputazione).
Venezia è sempre Venezia ,aver avuto la possibilità di abitare lì per un anno e mezzo è un privilegio…
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Hai ragione, vivere le città è diverso rispetto a vederle solo da “viaggiatori”. Continua a seguirmi e racconterò la mia esperienza di vita romana…
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